Sandro Marelli saluta: “Gardone sarà sempre la mia famiglia”

Primo piano del cestista Sandro Marelli

A volte non servono tante parole per ringraziare un atleta, un professionista ma ancor prima un uomo che ha saputo onorare al meglio la nostra maglia.

La Pallacanestro Gardonese, nel pubblicare la lettera inviata da Sandro Marelli, tiene a ringraziarlo per tutto quello che ha fatto in questi anni, un grande e duro lavoro che ha permesso a Sandro di arrivare a essere il nostro capitano nell’ultima stagione appena terminata. Grazie di tutto Sandro e in bocca al lupo per il tuo futuro.

Per deformazione “professionale” c’è il forte rischio che io sia prolisso, ma al termine di questa esperienza sento il dovere e il piacere di salutare e ringraziare tutti voi.

Dopo tre anni bellissimi e colmi di soddisfazioni, il prossimo anno non vestirò più la maglia della Gardonese. La mia decisione, condivisa con la società, arriva purtroppo dopo una stagione per me difficile e avrei preferito lasciare nei vostri occhi un ricordo migliore di me come giocatore. La storica promozione del 2016, il calore del PalaItis e le sincere amicizie costruite sono per me un portato di valore inestimabile che niente e nessuno potrà cancellare. Finire da Capitano, nonostante le difficoltà, è stato un attestato di stima che sempre mi renderà orgoglioso e che inevitabilmente ha trasformato la maglia biancoblù di Gardone in una seconda pelle.

Fare nomi con il rischio più che certo di scordare qualcuno nel vortice delle emozioni e dei ricordi è impresa ardua ma in qualche modo tocca provarci. Grazie a J, ragione principale della mia maturazione dentro e fuori dal campo, a Chino, Angio, Walter, Luca, Chicia, Enri e a tutti gli altri dirigenti che rappresentano il cuore di questa splendida società. Grazie ad Angelo, Poglia e Scalvo, amici sinceri con una fiducia in me che forse nemmeno meritavo. Grazie a Paola, Ezio, Annibale e Franci per la pazienza e la cura! A tutti quegli sbandati che han condiviso con me lo spogliatoio in questi tre anni non serve specificare nulla, già sapete quanto siete stati, continuate ad essere e sarete speciali per la mia vita al di fuori del parquet.

Se mi è concesso voglio menzionare i due ragazzi che assieme a me cominciarono tre anni fa questo percorso e che oggi come me salutano: Coppo, ragazzo dal cuore d’oro che spero continui a fare da chioccia alle nuove generazioni che hanno estremo bisogno di compagni come lui, e Balo, giocatore e ragazzo straordinario che penso, senza timore di smentita, sia stato l’immagine migliore di questa squadra negli ultimi anni.

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